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1.
€ 29,00
EAN-13: 9791254691571
Beatrice Pisa
La guerra di tutti e di tutte. La società civile italiana tra il 1914 e il 1919
Edizione:Viella, 2023
Collana:I libri di Biblink

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Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi
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Prezzo di acquisto€ 29,00
Descrizione

Descrizione del libro

I saggi raccolti in questo volume offrono un panorama ampio e nello stesso tempo ricco di puntualizzazioni della società  italiana di fronte allo sconvolgimento bellico. Affrontano temi e nodi storici sui quali la storiografia ha poco lavorato, e nel loro insieme ricostruiscono in modo originale la vivace e complessa azione dei soggetti che negli anni del conflitto hanno dato vita a quello che ormai si definisce 'il fronte interno'. Lo scopo della raccolta é far interagire realtà  e fenomeni diversi, a volte non facilmente relazionabili: le esperienze dell'associazionismo 'misto' dell'epoca, sia quello precedente al conflitto sia quello nato in tutta la penisola in occasione del conflitto, con quel mondo femminile che ha costituito la spina dorsale del sistema assistenzialistico di guerra; la vasta area del volontarismo di base con il nuovo dinamismo statuale. Al centro delle ricerche sono così l'ampia e articolata azione sociale e politica delle donne borghesi e aristocratiche, delle interventiste, delle cattoliche, fino alle pacifiste e alle operaie; le vicende dei giovani esploratori laici, delle varie associazioni nazionaliste, irredentiste, ginniche, pacifiste ed emancipazioniste, nonché della miriade di comitati e gruppi nati in occasione del conflitto. Di questa rete così fitta si sono indagate le evoluzioni e le involuzioni nel corso degli anni di guerra, i momenti di confronto o di conflitto fra vecchio e nuovo associazionismo, le velleità  di autonomia di fronte al progressivo espandersi dell'intervento governativo. Rapporti rivelatori di una realtà  in veloce cambiamento, evoluzioni a volte sorprendenti, come quelle del pacifismo 'giuridico' che presto passa a posizioni interventiste non prive di venature nazionaliste fino ad approdare a un europeismo ante litteram di grande interesse storiografico, fino a questo momento trascurato. Infine un confronto sull'esperienza femminile nelle due guerre mondiali, che apre a riflessioni di più lungo periodo sui vissuti e sulle culture delle italiane nel primo cinquantennio del Novecento, e sui percorsi culturali, sociali e politici della società  tutta.

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2.
€ 35,00
EAN-13: 9791254691557
Beatrice Pisa
Infanzia abbandonata, orfani e pupilli della nazione in Italia (1915-1920)
Edizione:Viella, 2023
Collana:I libri di Biblink

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Descrizione del libro

La Prima guerra mondiale ha la funzione di modificare decisamente i tradizionali assetti del sistema delle assistenze all'infanzia e alla maternità  in Italia, in gran parte gestito da una fitta rete di istituti e realtà  confessionali, nonché da una notevole quantità  di Opere pie ampiamente egemonizzate da elementi clericali e caratterizzate da metodi antiquati e irrazionali, sollecitando nuove culture ed evoluzioni inattese. Tre sono i protagonismi che si determinano in quegli anni: quello del mondo dei medici, clinici e direttori di brefotrofi, quello istituzionale, e infine quello del volontariato laico di base, all'interno del quale ruolo fondamentale hanno le donne, in particolare il Consiglio Nazionale Donne Italiane (CNDI) con la sua affiliata l'Associazione per la Donna. Tutte e tre queste realtà  sono stimolate dall'evento bellico a misurarsi con tematiche alle quali fino a quel momento avevano dedicato un impegno scarso, oppure, come nel caso di medici e clinici, privo di quella intensità  e spinta creativa che solo la sensazione di una drammatica urgenza può suggerire. E l'incontro-collaborazione-scontro fra questi nuovi protagonismi definisce una fase ricca di sfasature temporali, scompensi, contraddizioni, ma anche di felici incontri moltiplicatori di risultati nell'immediato e per gli anni a venire. Le varie forze in campo collaborano e confliggono fra loro in maniere diverse determinando un quadro particolarmente complesso e articolato, come testimonia la dettagliata mappa delle modalità  di intervento che si realizzano nelle diverse città  della penisola. Ciò che ne rimarrà , insieme alle grandi realizzazioni ed elaborazioni teoriche di medici e studiosi (di cui il regime coglierà  però essenzialmente l'attenzione all'eugenetica e la proposta centralizzatrice), saranno i progetti di intervento di ampio respiro di taglio sovranazionale, quali Save the Children, conseguenza felice di un infelice periodo di violenza e carneficine.

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3.
€ 24,00
EAN-13: 9788825501483
Beatrice Pisa
Il Movimento Liberazione della Donna nel femminismo italiano. La politica, i vissuti, le esperienze (1970-1983)
Edizione:Aracne, 2017
Collana:Donne nella storia

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Descrizione del libro

L'opera si propone di restituire visibilità  storiografica e politica al Movimento di Liberazione della Donna (Mld) che negli anni Settanta ha condotto una serie di battaglie che hanno contribuito al processo di democratizzazione del paese (consultori, aborto libero, pari opportunità  sul lavoro, legge contro la violenza) restituendo dignità  e voce alle donne. Eppure il Mld, espressione di un femminismo laico e libertario, é assai poco ricordato a livello storiografico e pressoché cancellato all'interno della narrazione femminista, anche se per un decennio é stato in grado di creare un notevole consenso femminile intorno alle proprie battaglie. Il testo si serve di un'ampia quantità  di documentazione inedita e difficilmente rinvenibile perché conservata in archivi personali, quali quello di Liliana Ingargiola e della stessa autrice, la quale incrocia la memoria del "testimone" con lo sguardo più consapevole e rigoroso di chi fa storia.

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4.
€ 25,00
EAN-13: 9788856848298
Beatrice Pisa
Donne negli anni Settanta. Voci, esperienze, lotte
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia politica e diplomatica

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DescrizioneQuesta raccolta di saggi, che si segnalano per l'originalità  delle scelte tematiche e per l'utilizzo di fonti fino a questo momento assai poco o per nulla prese in considerazione dalla storiografia, è stata ideata privilegiando la logica del confronto fra esperienze e generazioni diverse piuttosto che quella della esaustività  dei temi e dei piani di indagine. In effetti gli anni Settanta nel nostro paese sono stati un periodo ricco di maturazioni, mutazioni, complessità  e contraddizioni. La scelta di concentrare lo sguardo sul protagonismo delle donne in quegli anni ne moltiplica le sfaccettature, le ambiguità , le alternative. È per questo che i saggi contenuti in questo testo incrociano la dimensione politica con quella sociale rappresentando la capacità  delle donne in quegli anni di presentarsi sulla scena del Paese intrecciando strettamente vita e pensiero, dimensione pubblica e dimensione privata, il fare politica e il "fare marmellate". La molteplicità  delle esperienze soggettive, politiche e associazionistiche delle donne sembra costituire la cifra di questo periodo, interpretandone la discontinuità  e la contraddittorietà , ma anche l'effervescenza sociale e politica. Il riferimento alla straordinaria vitalità  dei vissuti femminili di quel periodo aiuta, fra l'altro, a superare la tentazione, fin troppo diffusa, di appiattire la complessità  e la vivacità  sociale e politica degli anni Settanta nella definizione di "anni di piombo". Questi saggi evidenziano come quelli non siano stati solo gli anni della violenza, ma anche del protagonismo femminile: da quello gridato nelle piazze dal movimento femminista, evidenziato dallo scritto sul Mld, a quello più partitico-istituzionale sottolineato dallo studio sulle democristiane e dallo scritto sulle parlamentari, fino alle nuove sofferte esperienze all'interno del mondo della scuola e al sotterraneo, molecolare mutamento di mentalità  e di costumi evidenziato dallo studio sulle "vedove bianche".

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